Con il Maiorca, Roa giocò come primo portiere la stagione 1997-1998 (vincendo la Supercoppa di Spagna), e quella 1998-1999, prima di prendersi un periodo di riflessione religiosa. Trascorse un anno compiendo lavori caritatevoli e religiosi come membro della Chiesa cristiana avventista del settimo giorno, che, tra l'altro, insegna a rispettare il Sabbath, dal tramonto di venerdì a quello di sabato, senza lavorare (o giocare a calcio) per servire gli altri e lodare Cristo senza distrazioni.
Un anno dopo, Roa ritornò al Mallorca per la stagione 2000-2001, ma non trovò la giusta continuità, giocando solo qualche match. Quindi si trasferì ad un'altra squadra spagnola, l'Albacete, però un cancro ai testicoli lo costrinse a smettere di giocare e, dopo un'operazione, a trascorrere un intero anno tra chemioterapia e riabilitazione. Ristabilitosi, tornò ad allenarsi con la squadra spagnola di terza divisione Constancia de Inca, prima di tornare in patria per giocare con l'Olimpo, con il quale si è ritirato nel 2006.
Nazionale
Fu il portiere della nazionale argentina che prese parte ai Mondiali 1998 svoltisi in Francia. Roa non concesse neanche un gol nella fase a gironi, e divenne un eroe nazionale parando il decisivo rigore della serie contro l'Inghilterra negli ottavi.
(ES) Julio Macías, Quién es quién en la Selección Argentina. Diccionario sobre los futbolistas internacionales (1902-2010), Buenos Aires, Corregidor, 2011, p. 599, ISBN978-950-05-1932-8.
Collegamenti esterni
(EN) Carlos Roa, su national-football-teams.com, National Football Teams.