Cavizzana è stato comune autonomo fino al 1928, anno in cui venne aggregato a Caldes.[6] Nel 1956 è stato ricostituito l'attuale comune ufficialmente istituito il 1º gennaio 1957.[6][7]
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati adottati con delibera consiliare n. 41 del 30 settembre 1987[8] e approvati con deliberazione della Giunta provinciale di Trento n. 4325 del 29 aprile 1988.[9][10]
«D'argento, al San Martino nella sua rappresentazione iconografica, posto su una campagna di verde. Corona: Murale di Comune. Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nastro d'oro.»
La figura di san Martino ricorda l'antica origine di Cavizzana attraverso la chiesa a lui dedicata e risalente alla metà del XIV secolo.[11]
Gonfalone
«Drappo azzurro del rapporto di 2/3 bordato e frangiato di nero e d'argento appeso ad un bilico mediante una merlatura guelfa di 8 pezzi, caricato al centro dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accostato in capo ed in punta dalla dicitura: "Comune di Cavizzana", il tutto sovrastato da un tralcio di vite al naturale orizzontalmente disposto.
Il bilico sarà unito ad un'asta, con guaina di velluto azzurro ornata da una spirale d'argento, mediante un cordone nero e d'argento terminante in analoghe nappe.»
Sas dela Guardia, sasso sul quale è incisa la data 1632, anno in cui la peste dilagò in Val di Sole. Cavizzana non fu attaccata dall'epidemia grazie alla posizione isolata e all'attività di guardia che veniva fatta presso il masso.[13][14]