La chiesa della Natività di Maria Santissima è la parrocchiale di Spinetta, frazione di Cuneo, in provincia di Cuneo e diocesi di Cuneo-Fossano[1]; fa parte della zona pastorale di Cuneo Oltregesso.
Storia
La prima citazione della chiesa di Santa Maria de Spinetis risale al 1082; questo luogo di culto era stato fondato dai monaci di San Pietro di Nocegrossa[1].
Nel 1245 questa cappella passò alle dipendenze del monastero di Ferraia[1]; originariamente compresa nella diocesi di Asti, nel 1438 entrò a far parte di quella di Mondovì[2].
Dopo la metà del XVI secolo Spinetta divenne parrocchia autonoma e nel 1650 la chiesa venne interessata da un intervento di ampliamento voluto dal priore don Sigismondo Talleri[1].
Nel Settecento fu costruita la nuova parrocchiale a tre navate, realizzata tra il 1745 e il 1795 circa grazie all'interessamento di don Giovanni Collino; le decorazioni vennero poi eseguite nel secolo successivo[1].
Durante la seconda guerra mondiale a causa di un bombardamento angloamericano la sagrestia fu distrutta, mentre il presbiterio riportò dei danni[1].
La nuova facciata venne costruita nel 1950 su disegno di Renzo Toselli e, in epoca postconciliare si provvide ad adeguare la chiesa alle nuove norme[1].
Descrizione
Esterno
La facciata a salienti della chiesa, rivolta a ponente, è suddivisa da una cornice marcapiano aggettante in due registri, entrambi scanditi da lesene con capitelli corinzi; quello inferiore presenta centralmente il portale maggiore architravato e ai lati gli ingressi secondari, sormontati da timpani triangolari, mentre quello superiore, affiancato da due volute, è caratterizzato da una finestra a tutto sesto e coronato dal frontone, all'interno del quale vi è la scritta "DOM"[1].
Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, suddiviso in più registri da cornici; la cella presenta una monofora per lato ed è coronata dalla copertura a cupola che si innesta sul tamburo ottagonale[1].
Interno
L'interno dell'edificio, la cui pianta è a croce latina, è suddiviso in tre navate da pilastri, abbelliti da lesene scanalate è sorreggenti degli archi a tutto sesto, sopra i quali corre la trabeazione aggettante e modanata su cui si impostano le volte; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di due gradini e chiuso dall'abside quadrata[1].
Note
Voci correlate
Collegamenti esterni