Giuseppe Vacca, detto Peppe (1906[2] – 1982[2]), è stato un calciatore italiano, di ruolo difensore.
È considerato uno dei calciatori baresi più rappresentativi degli anni venti[1] e fu una bandiera della squadra di calcio dell'Ideale di Bari.[1]
Caratteristiche tecniche
Era dotato di una buona altezza per il tempo (1,78 metri).[1] Iniziò l'attività di calciatore come attaccante, diventò poi un difensore coriaceo,[1] svolgendo il ruolo di centrhalf, corrispondente al difensore centrale degli anni duemila e duemiladieci.[3] Usava spesso elevarsi in azione, talvolta pericolosamente, tanto che portava ginocchiere (si sbucciò più volte le ginocchia cadendo sulla terra battuta);[1] per il suo modo di giocare fu paragonato alle "catapulte" e agli antichi "gladiatori".[1]
Carriera
È iniziato all'attività di calciatore da Attilio Coccioli, il fondatore dell'U.S. Ideale di Bari,[1] società per cui gioca dalla fine degli anni dieci.[1] Con la formazione nero-verde inizia nel 1922 la carriera ufficiale nella Prima Divisione della FIGC, venendo riconosciuto dai compagni l'elemento di riferimento della squadra per il piglio deciso e l'autorità imposta in campo;[1] viene posto capitano[1] e caposaldo della difesa idealista.
Chiamato zu'Pepp o zu'Past (il primo soprannome, in italiano "zu'Peppe", è un modo di dire barese il nome Giuseppe, il secondo, in italiano "zu'Pasto" -da pasto-, era maggiormente usato da compagni e soci dell'Ideale, a indicare che fosse una "buona forchetta"),[1] durante le partite si distingueva anche perché portava il colletto alzato e i capelli spettinati.[1] Era inoltre ricordato per l'ardore profuso nei derby contro il Liberty (soprattutto nei contrasti con gli attaccanti avversari).[1]
Ha giocato nell'Ideale tutte le stagioni di Prima Divisione, fino al 1928 (anno della fusione dello stesso club con il Liberty, a dare l'U.S. Bari), risultando nei campionati ufficiali degli anni 1922-1928 il secondo calciatore idealista per numero di presenze, con 69 gare disputate (due in meno del compagno Alboreto),[4] e con 7 goal messi a segno il quinto per numero di marcature.[4]
Negli anni duemiladieci, su iniziativa congiunta dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport e del comune di Bari gli viene intitolata una delle salite dello Stadio San Nicola.[5]
Statistiche
Presenze e reti nei club[6]
Note
- ^ a b c d e f g h i j k l m n Gianni Antonucci, Scheda Il personaggio, p. 46.
- ^ a b Bari e il Bari (Gianni Antonucci, 2008), Adda Editore; p. 461
- ^ Bari e il Bari (Gianni Antonucci, 2008), Adda Editore; p. 49
- ^ a b c Gianni Antonucci, p. 1155.
- ^ A Bari il giardino dei Veterani dello Sport Archiviato il 4 maggio 2014 in Internet Archive. www.unvsbari.org - URL consultato il 4 maggio 2014 -
- ^ Non sono conteggiate le presenze nei tornei precedenti al 1922 (non le citano neanche le fonti).
- ^ Gianni Antonucci, p. 50.
- ^ Gianni Antonucci, p. 60.
- ^ Gianni Antonucci, p. 68.
- ^ Gianni Antonucci, p. 78.
- ^ Gianni Antonucci, p. 88.
- ^ Gianni Antonucci, p. 100.
Bibliografia
- Gianni Antonucci, 1908-1998 90 Bari, Bari, Uniongrafica Corcelli, 1998.
Collegamenti esterni