Il libro fu scritto in arabo, sebbene l'autore fosse di origini persiane (nativo com'era di Rayy).[2] Si trattava del tentativo di creare una sintesi dei lavori più importanti di astronomia risalenti all'età classica, in particolare dell'opera di Tolomeo, l'Almagesto.
Nel libro sono annotate le osservazioni e le descrizioni delle stelle, la loro posizione, la magnitudine e il loro colore apparente. I risultati sono presentati costellazione per costellazione e, per ciascuna di queste, al-Sūlī pensò a creare delle illustrazioni.
Contiene una descrizione e dei disegni di un oggetto chiamato nell'opera "Una piccola nube", nota attualmente come Galassia di Andromeda. Nell'opera è citata anche la Grande Nube di Magellano, chiamata "Bue bianco". Al-Ṣūfī segnalò tra l'altro che si mostrava sopra l'orizzonte solo dal sud dell'Arabia, mentre da Baghdad essa era invisibile.