È morto a Bergamo il 19 dicembre 2011, all'età di 73 anni, a causa di un infarto[4].
Caratteristiche tecniche
Poteva giocare in tutti i ruoli del reparto offensivo[4], prediligendo quello di ala[4] o di mezzala a sostegno degli attaccanti[1].
Carriera
Calciatore
Club
Cresciuto calcisticamente nel Milan, vista l'impossibilità di trovare spazio tra le file della compagine rossonera viene ceduto al Treviso in Serie D[1].
Cominciò allora una scalata che, passando per la Triestina in Serie B lo riporta in Serie A nel 1960 quando viene acquistato dall'Atalanta. A Bergamo scrisse le pagine più importanti della sua carriera, collezionando ben 125 presenze in 6 campionati di massima serie con la maglia neroazzurra e vincendo anche l'edizione 1962-1963 della Coppa Italia.
Nel 1966 viene ceduto all'Alessandria nella serie cadetta, disputando il campionato di Serie B 1966-1967, chiuso con la retrocessione. Segue i grigi in Serie C, quindi nel 1968 torna al Treviso, sempre in terza serie, ricoprendo il ruolo di capitano[1].
In carriera ha totalizzato complessivamente 125 presenze e 14 reti in Serie A e 61 presenze e 10 reti in Serie B[1].
Nazionale
Esordisce con la Nazionale Olimpica il 16 giugno 1960 in un incontro di preparazione a Catania perso 3-1 contro la Turchia[5]. Al torneo olimpico di Roma, che l'Italia chiuse al quarto posto, gioca una sola partita, quella inaugurale, a Napoli contro Taiwan vinta per 4 a 1.
Allenatore
Cessata l'attività agonistica, intraprende la carriera di allenatore, partendo dalle giovanili dell'Atalanta[1] fino a guidare il Treviso[1], il Verbania, la SPAL[6] e la Virescit (società di Bergamo) nella sua scalata fino alla Serie C1[4].