Svolge la trafila del settore giovanile nella Sirio di Cagliari[1]. Ha iniziato la carriera professionistica nell'Ercolano, l'anno seguente andò alla Vigor Lamezia e successivamente all'Audax Ravagnese di Reggio Calabria in Serie D, prima di approdare in un campionato professionistico grazie alla chiamata della Turris con cui disputa 33 partite nel campionato di Serie C2. Poi va al Foggia allenato da Zeman con cui totalizza 28 presenze in Serie A.
Nel 1992 viene ingaggiato dal Parma, con cui gioca sotto la guida di Nevio Scala, altre due stagioni in A. Contribuisce in prima persona alla vittoria di una Coppa delle Coppe e di una Supercoppa Europea. Seguono poi le esperienze con il Napoli e l'Udinese, club con i quali disputa due campionati nella massima serie.
Successivamente ha giocato per tre stagioni con il Perugia (essendo anche capitano della squadra), due di Serie A e una di Serie B (ottenendo la promozione), e proprio ai grifoni è rimasto in seguito legato come allenatore, al termine dell'attività agonistica. Nel frattempo, si è trasferito nel 1999 in Inghilterra indossando per due anni la maglia del Nottingham Forest. Al rientro in Italia ha militato in categorie minori con il Benevento (C1) e la Casertana (Serie D) dove a giugno del 2003 ha chiuso la carriera da giocatore.
Allenatore
Dopo aver allenato il Pretola, squadra che milita nell'Eccellenza umbra[2], è stato chiamato dalla famiglia Silvestrini a guidare la Berretti del Perugia, vincendo nella stagione 2006-2007 lo scudetto Berretti con la compagine umbra.
Dopo l'esonero di Cuccureddu il 23 gennaio 2008 la società gli affida la panchina della prima squadra quando poi, il Perugia, perdendo in casa contro la Pistoiese, allunga a 5 la serie di sconfitte casalinghe consecutive torna alla guida della formazione Berretti.
Nel febbraio del 2009 va alla Pontevecchio con il compito di salvare la squadra perugina senza passare dai play-out, ma l'impresa non gli riesce in quanto la sua squadra perde la gara di ritorno degli spareggi-salvezza contro la Fortis Juventus. Il 26 gennaio 2010 va al Foligno come nuovo allenatore della squadra Berretti, prendendo il posto del dimissionario Nazzareno Cristofani.
Il 27 aprile 2010 gli viene affidata per le ultime giornate del campionato di Lega Pro (Prima Divisione) la guida della prima squadra del Foligno, dove subentra al tecnico esonerato Luca Fusi. Disputa le ultime due giornate di campionato e centra due vittorie, l'ultima contro il Perugia, che permettono al Foligno di ottenere la salvezza. Nella stagione successiva risolve il suo contratto a dicembre per motivi strettamenti personali.
Il 23 settembre 2016 Salvatore Matrecano diventa il nuovo allenatore della formazione Berretti della Paganese Calcio[3].
Nel mese di maggio 2017 riesce per la prima volta nella storia della berretti della Paganese a disputare i play off.
Il mese successivo viene incaricato di allenare la prima squadra della società campana per la stagione 2017-2018 ma il 30 luglio 2017 perde il primo turno preliminare di Coppa Italia contro il Trapani per 6-0 e successivamente, all'esordio in campionato il 26 agosto viene sconfitto in casa dal Bisceglie per 2-0 e il 28 agosto annuncia le dimissioni da tecnico degli azzurrostellati.